UI AR DE CEMPION!!!!

TA-DAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ho cambiato le tende in salotto!Ve ne siete accorti?Vi piace?

Cioè, io c’ho da farci l’occhio, di primo acchito manco la riconosco casa mia, però meglio di prima mi sembra. Quella paginina bianca mi metteva un po’ tristezza, e hai voglia di mettere le foto…

Mica è stato semplice però!

L’altro giorno sono andata da Fiorix a prendere il caffè e ho visto che aveva imbiancato di fresco. E lei giust’appunto raccontava nel nuovo post la sua contentezza per aver dato una rinfrescata a casa sua. La nuova tappezzeria mi piaceva molto ma la cosa che mi è piaciuta molto di più è stata la sua frase “E’ stato tutto così SEMPLICE!!”

Il mio cervello si è messo in moto azionando la sirena: SEMPLICE = SIMO CELAPOFFA’!

Mi sono messa a smanettare nel sito che diceva lei, e infatti non c’ho capito un cazzo. Dov’è la novità?

Con un’aspirina già in bocca per via del mal di testa che sarebbe arrivato, provo a capire come funziona e a parte vedere tanti disegnini non riesco a comprendere niente. E poi il sito è scritto tutto in inglese. Quindi:

“Oddio ma è in inglese! Vediamo un po’…allora….bhè…dovrei riuscire a capirlo…vediamo…mmh…ehhh???...cioè….ahhh!!...sì…..come no…..certo….”

Dopo 10 minuti ero su Google a cercare il Traduttore. Praticamente salvavo delle frasi, chiudevo la pagina, aprivo il traduttore, digitavo la frase, arrivava la traduzione, richiudevo il traduttore, ri-andavo al sito, cambiavo pagina, salva la frase, chiudi la pagina, ri-vai al traduttore, traduci, okkey ho capito, richiudi la pagina, rivai al sito….

Devo continuare? Lo sapete, sono diversamente tecnologica. Lì per lì ho lasciato perdere al grido “So’ ‘na chiavicaaaaaaaaaaaa!!!!!!Non riesco manco ad arredare la mia casa virtualeeeeee!!!”

Poi, ricordando la generosità e la disponibilità di alcune blogger, mi attacco alla mail dove scrivo tutto un pappiè destinato a Fiorix, mi prostro ai suoi piedi e glieli bacio pure. Lei, gentilissima,mi risponde sciorinando una sfilza di nomi tecnici e ignorando che io sono veramente dura. Dopo aver letto la sua risposta la mia bocca aveva questa forma 0. Ciononostante mi metto a spippolare, ma di quello che mi ha detto non mi torna nulla ( qui riparte la rumba: apri la mail, vai sul sito, apri il profilo, cambia codice, chiudi la mail, copiaincolla il codice del disegno, riapri la mail, tutto per seguire passo passo il suo procedimento).

Niente. Vergognandomi come una ladra e maledicendo il giorno che ho risposto “No grazie” all’edicolante che voleva vendermi il primo numero dell’enciclopedia “L’inglese per tutti”, riscrivo a Fiorix un criptico “Non ho capito una beata mazza STOP tu sei stata chiarissima STOP lo so faccio pena ma se me lo rispieghi mi fai un favore STOP” Lei , povera tesoro, mossa a compassione per questa incapace-barra-rinco, mi risponde rivolgendosi a me come se davanti avesse un bimbo di sei anni. Manca poco mi spiega come avvicinare il dito alla tastiera. Con una pazienza da monaco tibetano mi ri-spiega tutto quasi facendomi i disegnini e mi rassicura con un “Io sono qui che ti controllo”.

Cioè dico, avete presente? Mi son sentita come un’alunna che deve fare un compito sotto gli occhi vigili della professoressa. Sudando come un beduino sotto al sole cocente del deserto coperto pure dal piumotto Bassetti, mi appresto a fare tutti ‘sti passi. E lì non solo ho scoperto che ce la potevo fare, ma ho scoperto che Fiorix era stata chiarissima ed ero io che avevo letto tutto al contrario e facevo di testa mia . (infatti le ricette mediche in casa nostra le legge Andrea, perché con quello che capisco rischio di prendere 7 pastiglie al giorno invece di una pastiglia per 7 giorni).

La scelta del disegno per lo schermo non è stata facile. Ce ne saranno stati 7654 ed io lo volevo:

-bello

-con sfondo chiaro

-accogliente

-non troppo colorato

-gratis

-che mi rappresentasse

-che uno quando lo apre esclami “Orpolà!”

-che uno quando lo apre esclami “Era l’ora!”

Devo dire che non so se è bello e non so manco se mi rappresenta (se dovevo puntare su quello avrei dovuto scegliere quello tutto giallo, psichedelico, coi pallini e i fuochi d’artificio, ma era impossibile scriverci), quindi chiedo a voi. Ora sembra un blogghino un po’ più serio anche se ovviamente devo aggiustare il tiro (vedi le foto e le immagini che sembrano prese ad accettate ma invece devo rimpiccolirle perché con questo schema non c’entrano a modino).

Inutile dire che non so rimpicciolire le foto (Amici e Amiche fotografe tappatevi le orecchie e non fate caso a ciò che dico), quindi ci penserà Sant’Andrea quando avrà finito di distribuire il suo santino alle case del paese.

Il sito è molto bello e offre un sacco di possibilità, come quella di cambiare ‘immagine’ in ogni momento e a ogni stagione come fosse un cambio degli armadi. Questo effettivamente richiama un po’ la primavera e potrà sembrare troppo ‘dolce’ agli occhi di un uomo (invito i ragazzi a dirmi la verità), ma se guardate bene…bravi lì a sinistra dove c’è il fiore…vi sembra un fiore vero? Ennò!E’ fatto con un bottone. E quella che sembra la foglia? E’ una piuma. Alla Forrest Gamp. E’ un segno me lo sento.

Adesso vado ad aggiornare la pagina della Raccolta dei segreti perché ce ne sono di nuovi. E sono delle vere chicche.

Un GRAZIE a Fiorix per la pazienza e la guida (che manco Michelin) e, inutile girarci intorno…hai voglia di mettere un po’ di rosa e dei fiori, la Simo scellerata è, e scellerata rimane.

Piesse: i vostri sms di incoraggiamento mi hanno commossa. D’ora in poi il mio motto è:

SIMO CELAPOFFA’.

Notizia del 14 Marzo:

a sostenere la tesi di quanto detto sopra avvertiamo gli amici che Simo riceverà un regalo da Federica, in quanto vincitrice di un corcorso/commentoso/centopostoso. Non è possibile ancora sapere che premio sarà ma la destinataria commenta "Sono felicissima!E'stato proprio un segno ancestrale sotto forma di parallelismi cosmici! (leggasi culo). Un grazie immenso a Federica!" La destinataria nel frattempo si scervellerà per immaginare il dono che sarà creato dalle manine d'oro del mittente.

SIMO CELAPORRIFA'.